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CAIVANO. Stadio “E. Faraone”. Deliberata la riqualificazione, il tutto è nelle mani dell’Arch. D’Alisa

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CAIVANO – In questo comune oramai alla deriva, trattato dai più come periferia del mondo manca la politica da troppi anni e quella che c’è stata, nella sua stragrande maggioranza, ha pensato solo ed esclusivamente ai propri interessi.

Fortunatamente oggi, mentre i vari candidati alle prossime elezioni le sparano grosse, specialmente sulle strutture sportive abbandonate in città senza sapere come e da dove far uscire i soldi per riqualificarle, c’è un dirigente che sta facendo i fatti già da diverso tempo nell’assoluto silenzio.

Sua è stata l’idea di bandire una manifestazione di interesse pubblico di Project Financing per la riqualificazione del complesso Delphinia e sua è stata l’abnegazione affinché il tutto non venisse perso nei meandri della burocrazia gialloverde. Infatti da qui ad un paio di mesi si dovrebbero già dare inizio ai lavori del progetto sportivo e balneazione presentato dal RTI “Alba Oriens”.

Stiamo parlando della Dott.ssa Anna Damiano Responsabile del settore Istruzione del Comune di Caivano, la stessa dirigente che i quattro “ammazzasindaco” di Forza Italia non volevano al suo posto di dirigente delle Politiche Sociali e anche per questo misero in piedi il famoso ricatto politico nei confronti dell’ex Sindaco Monopoli.

Ebbene la Dott.ssa Damiano tanto sta facendo per le strutture sportive caivanesi, ancor prima che s’insedi la politica e possa prendersi i meriti di un caso che non gli appartiene.

Alcuni mesi fa la Responsabile all’Istruzione ha proposto alla terna commissariale di intercettare dei fondi messi a disposizione dall’Istituto per il Credito Sportivo che al fine di fornire un impulso all’economia attraverso gli investimenti nel settore dell’impiantistica sportiva pubblica ha stanziato € 25.701.430,92 per la concessione di un contributo in conto interessi sui mutui per impianti sportivi destinato al totale abbattimento degli interessi dei predetti mutui, a valere sul “Fondo speciale per la concessione di contributi in conto interessi sui finanziamenti all’impiantistica sportiva di cui all’art. 8, 1° comma dello Statuto dell’Istituto”.

La proposta della Damiano è quella di aderire ai suddetti fondi per ristrutturare e riqualificare lo stadio “E. Faraone” dato che presentando un progetto definitivo o esecutivo per un comune come Caivano si possono richiedere fino a 13 milioni di euro, procedere ad indizione di procedura ad evidenza pubblica per l’affidamento del servizio di redazione del progetto esecutivo e per questo incaricare, quale supporto specialistico al RUP ai fini dell’acquisizione dei necessari pareri tecnici nonché della validazione del progetto esecutivo, il Responsabile del Settore Lavori Pubblici Arch. Pasquale D’Alisa.

Letta la proposta e visto che i termini scadono il 31 dicembre 2020, i tre commissari prefettizi attraverso la Delibera commissariale n°105 del 25 giugno 2020 accettano la proposta della Dott.ssa Damiano e deliberano di approvare la proposta relativa e con unanime votazione dichiarano l’atto immediatamente eseguibile.

Finalmente Caivano potrà riavere il proprio stadio ma c’è solo un piccolo intoppo a tutto questo. Tutta la procedura a distanza di un mese e mezzo è ferma nell’Ufficio Tecnico dell’Arch. D’Alisa che ancora non ha provveduto all’indizione di gara pubblica per l’individuazione del progettista. Una vera occasione mancata sarà questa se solo tutti gli sforzi della Dott.ssa Damiano si dovessero perdere per negligenza di altri dirigenti consapevoli che la loro storia caivanese finisca il giorno in cui i commissari andranno via senza preoccuparsi di risanare, soprattutto dal punto di vista della legalità – date le vicende di cronaca che hanno accompagnato la storia dello stadio E. Faraone –  una città che anche per pochi mesi, gli ha dimostrato fiducia.

Con quest’articolo cogliamo l’occasione di sollecitare l’Ing. D’Alisa a terminare il proprio lavoro e ridare una nuova speranza di vita ai giovani caivanesi.

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Caivano, Ciciliano: “Nelle prossime settimane partiranno i lavori per il nuovo Teatro”

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Dureranno venti giorni, i lavori di demolizione dell’ex Teatro Arte di Caivano. Iniziati lunedì 13 maggio, prevedono la completa bonifica dell’area con il conseguente conferimento dei detriti in discarica. La demolizione si è resa necessaria a seguito degli atti vandalici che la struttura ha subito negli scorsi anni. Una di queste, la manomissione all’impianto idrico, ha portato il completo allagamento dei sotterranei della struttura e il deterioramento delle fondamenta del teatro. Ciò ha provocato un grave problema di instabilità e di tenuta dell’immobile. Dopo una accurata perizia tecnica, commissionata dal Genio Militare dell’Esercito Italiano, si è deciso di procedere con la demolizione e la conseguente ricostruzione. Al termine di questa fase infatti, partiranno i lavori che consentiranno di erigere una nuova struttura, innovativa, che ospiterà non solo eventi artistici ma anche attività culturali per la comunità di Caivano.

“Oltre al teatro, che potrà contenere più di 500 persone, la nuova struttura prevede la riqualificazione dell’anfiteatro esterno, di circa mille posti, con la costruzione di una copertura meccanica che, in caso di maltempo, fornirà riparo al pubblico. Inoltre, nella zona circostante, prevediamo la realizzazione di diverse sale per il canto, la recitazione, la danza e la musica. Nel Nuovo Polo Culturale ci sarà spazio anche per una biblioteca multimediale e un’area museale” dichiara il Commissario di Governo, Fabio Ciciliano.

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CAIVANO. Altro caso di malamministrazione dei Commissari Prefettizi. I genitori degli alunni della Milani si rivolgono a Ciciliano

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CAIVANO – Mentre il Governo, anche in vista delle prossime elezioni europee dove spera che tutto il popolo gialloverde voti “Giorgia”, continua a devolvere moneta sonante – è di stamattina la notizia dell’accordo tra il Ministero delle Imprese e del Made in Italy e la Regione Campania in cui Invitalia gestirà altri 15 milioni di euro per il rilancio produttivo del territorio – a Caivano manca la gestione dell’ordinario.

A distanza di qualche settimana dall’approvazione del rendiconto relativo all’anno 2023 in cui si è registrato un avanzo libero di 4 milioni di euro, i commissari prefettizi non hanno ancora informato la cittadinanza su come vorrebbero investire questi soldi. Ora non hanno più alibi. Le strade si presentano come groviere e vanno aggiustate, la manutenzione ordinaria delle scuole e degli impianti va assicurata.

Un altro caso di malamministrazione si è registrato all’interno del plesso scolastico “L. Milani” dove alcuni genitori hanno dovuto allarmare la dirigente scolastica poiché tra l’erba alta e incolta hanno trovato alcune carcasse di topi morti e nidi di calabroni. La conseguenza a tutto questo è che ieri i bambini sono entrati con un’ora e mezza di ritardo a causa del panico scaturito tra le ansie dei genitori.

Assicurare la manutenzione nelle scuole, così come prevedere l’accensione dei riscaldamenti in tempo utile, deve essere una priorità per un Amministratore, ma la terna commissariale ci casca di nuovo e dopo il disservizio dei riscaldamenti ad ottobre scorso, adesso la poca attenzione è rivolta alla cura del verde all’interno dei plessi scolastici, al punto tale che i genitori, riuniti in una class action e non sapendo a chi rivolgersi, data l’austerità installata dai commissari prefettizi, hanno cercato di scrivere una missiva indirizzata al Commissario Straordinario Fabio Ciciliano.

La lettera recita così: “All’attenzione del Commissario Ciciliano, Noi rappresentanti dell’I.C. Milani desideriamo segnalarLe la vergognosa situazione in cui vertono tutte le aree esterne dell’istituto, con particolare attenzione alle aree verdi di Via Monteverdi e Via Bellini.
È evidente che il problema sia ormai fuori controllo con le erbacce che hanno invaso e inglobato i vialetti e i balconi di accesso alle aule rendendone difficile l’utilizzo.
Se da genitori vogliamo esprimerLe la nostra più profonda preoccupazione al riguardo, soprattutto in un periodo già di per sé critico per i soggetti allergici e nondimeno per l’altissimo rischio di proliferazione di animali e insetti, da cittadini caivanesi è con immenso rammarico che constatiamo il totale abbandono dei beni comunali e la completa assenza di cura e interesse verso la parte più fragile della comunità: i bambini.
Chiediamo dunque un intervento tempestivo che ponga rimedio a questa situazione e per il futuro suggeriamo di porre in calendario gli interventi di manutenzione ordinaria, ponendo al primo posto gli interessi degli studenti”.

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Caivano, Ministero delle Imprese e del Made in Italy: c’è Accordo di programma per la riqualificazione produttiva del territorio

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Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, guidato dal ministro Adolfo Urso, ha stipulato un Accordo di programma con la Regione Campania e il Comune di Caivano, finalizzato all’attuazione degli interventi di riconversione e riqualificazione produttiva nel territorio di Caivano.

La legge di bilancio 2024 ha disposto per il Comune in questione, commissariato e caratterizzato in alcuni quartieri da situazioni di forte degrado socio-economico, l’applicazione del regime di aiuto destinato alle aree di crisi industriale (Legge 181/89).

Le risorse finanziarie assegnate per la realizzazione degli interventi sono 15 milioni di euro.

L’Accordo, che ha durata di 36 mesi, prevede l’istituzione di un comitato tecnico composto da quattro membri – due in rappresentanza del Mimit, uno in rappresentanza della Regione e uno in rappresentanza del Comune – che si occuperà di vigilare, coordinare e monitorare lo stato di attuazione degli interventi con il supporto tecnico di Invitalia, soggetto gestore della misura.

Con successivo provvedimento ministeriale verrà pubblicato l’Avviso pubblico contenente i termini di apertura e le modalità di presentazione delle domande.

Ai fini dell’ammissibilità alle agevolazioni, i progetti di investimento dovranno prevedere un programma occupazionale finalizzato a un incremento o al mantenimento del numero degli addetti dell’unità produttiva.

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